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      Quello che non possiamo concepire, è come le ricchezze e il dispotismo penetrassero in una remota contrada del Settentrione, ed estinguessero la generosa fiamma che ardeva con tanto vigore sulla frontiera delle province romane; o come gli antenati di quei Danesi e Norvegi, così illustri nei secoli successivi pel loro indomabile spirito, potessero abbandonare così tranquillamente il gran carattere della germana libertà(685). Alcune tribù per altro, sulle coste del Baltico, riconoscevano l'autorità dei Re, ma senza rinunziare ai diritti degli uomini(686); nella maggior parte della Germania però il Governo era una democrazia moderata, e frenata non tanto dalle leggi generali e positive, quanto dall'accidentale ascendente della nascita o del valore, dell'eloquenza o della superstizione(687).
      I Governi civili nella loro prima istituzione sono volontarie confederazioni per difesa scambievole. Per ottenere il fine desiderato, è assolutamente necessario che ogni individuo si creda obbligato a sottoporre la sua opinione e le sue azioni private al giudizio del maggior numero de' suoi compagni. Le Tribù germane eran contente di un rozzo, ma non servile abbozzo di politica società. Appena che un giovane, nato da genitori liberi, era giunto all'età virile, veniva introdotto nel Consiglio generale de' suoi concittadini, solennemente armato di uno scudo e di una lancia, e adottato come uguale e degno membro di quella militare repubblica. L'assemblea dei guerrieri della tribù si convocava in certi tempi stabiliti, o nelle subite emergenze: si decideva dal suo voto inappellabile il processo delle pubbliche offese, l'elezione dei magistrati, e il grande affare della pace e della guerra.


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Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Primo
di Edoardo Gibbon
pagine 475

   





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