Pagina (329/475)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      I Goti, nel nuovo loro stabilimento nell'Ucrania. divennero presto padroni della costa settentrionale dell'Eusino. Al mezzogiorno di quel mare interno erano situate le molli ed opulenti province dell'Asia Minore(825), le quali avevano tutto ciò che poteva allettare un Barbaro conquistatore, e nulla che potesse resistergli.
      Le rive del Boristene sono sessanta miglia solamente lontane dall'angusto ingresso(826) della penisola della Crimea, nota agli antichi sotto il nome di Chersoneso Taurico(827). Su quelle inospite spiagge Euripide (adornando con arte eccellente le favole dell'antichità) ha situata la scena di una delle sue più commoventi tragedie(828). I sanguinosi sacrifizj di Diana, l'arrivo di Oreste e di Pilade, ed il trionfo della virtù e della religione contro una selvaggia ferocia, servono per rappresentare una storica verità, che i Tauri, originarj abitatori della penisola, furono in qualche grado riformati nei loro brutali costumi dal commercio a poco a poco introdotto colle greche colonie, stabilitesi lungo la costa marittima. Il piccol regno del Bosforo, la cui Capitale era situata su gli stretti, pe' quali la palude Meotide comunica coll'Eusino, era composto di degenerati Greci, e di Barbari per metà ridotti al viver civile. Sussisteva questo come Stato indipendente, sin dal tempo della guerra del Peloponeso(829): fu finalmente assorbito dall'ambizione di Mitridate(830), e col resto de' suoi dominj cadde poi sotto il peso dell'armi romane. Al tempo di Augusto(831) erano i Re del Bosforo umili, ma non inutili alleati dell'Impero.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Primo
di Edoardo Gibbon
pagine 475

   





Goti Ucrania Eusino Asia Minore Barbaro Boristene Crimea Chersoneso Taurico Euripide Diana Oreste Pilade Tauri Bosforo Capitale Meotide Eusino Greci Barbari Stato Peloponeso Mitridate Augusto Bosforo Impero