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      Ottenne il fratello di Artavasde il governo di una Provincia. Una delle prime cariche militari fu conferita al Satrapo Otas, uomo di singolar temperanza e fortezza, che presentò al Re la sorella di lui263, ed un considerabil tesoro, che aveva ambedue conservati inviolati in una rimota fortezza. Comparve tra i nobili Armeni un alleato, le cui vicende sono troppo considerabili per non farne menzione. Egli avea nome Mamgo; era Scita d'origine; e la Tribù, che da lui dipendeva, si era pochi anni avanti accampata su i confini dell'Impero Chinese264, che si estendeva allora fino alle vicinanze della Sogdiana265. Essendo Mamgo incorso nello sdegno del suo Sovrano, si ritirò coi suoi seguaci verso le rive dell'Oxo, ed implorò la protezione di Sapore. L'Imperatore della China richiese il fuggitivo, allegando i diritti della Sovranità. Il Monarca Persiano oppose le leggi dell'ospitalità; e non senza difficoltà evitò una guerra, colla promessa di confinar Mamgo nelle più lontane parti dell'Occidente; pena, com'egli la descriveva, non meno terribile della morte. L'Armenia fu scelta pel luogo dell'esilio, e fu alla Scitica Tribù assegnato un vasto distretto, sul quale potesse pascolare i suoi greggi ed armenti, e trasportare le sue tende da un luogo all'altro, secondo le diverse stagioni dell'anno. Furono quelle genti impiegate a respingere l'invasione di Tiridate: ma il lor condottiero, dopo aver bilanciato i benefizi e le offese, che avea ricevuto dal Monarca Persiano, risolvè di abbandonare il partito.


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Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Secondo
di Edoardo Gibbon
pagine 377

   





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