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      Vedasi un pił circostanziato, sebbene alquanto diverso racconto di un tumulto ed uccisione, che avvenne a Roma, in Eusebio 1. VIII. c. 14, ed in Zosimo lib. II. p. 84.
      378 Vedi ne' Panegirici (IX. 14) una viva descrizione della indolenza, e del vano orgoglio di Massenzio. Osserva l'oratore in un altro luogo, che le ricchezze accumulate in Roma nel corso di 1060 anni, furon concesse dal Tiranno alle mercenarie sue truppe; redemptis ad civile latrocinium manibus ingesserat.
      379 Dopo la vittoria di Costantino si conveniva generalmente, che il motivo di liberar la Repubblica da un detestabil tiranno avrebbe in qualunque tempo giustificato la di lui spedizione in Italia. Euseb. in vit. Constant. l. I. c. 26. Paneg. Vet. IX. 2.
      380 Zosim. lib. II. 84-85. Nazar. in Panegyr. X. 7-13.
      381 Vedi Paneg. Vet. IX. Omnibus fere tuis Comitibus et Ducibus non solum tacite mussantibus, sed etiam aperte timentibus, contra consilia hominum, contra Haruspicem monita ipse per temet liberandae Urbis tempus venisse sentires. Si fa menzione dell'ambasciata de' Romani solo da Zonara (l. XIII) e da Cedrano (Compend. Histor. p. 270); ma questi moderni Greci ebbero la comoditą di consultare molte Opere, che dopo si son perdute, fra le quali si dee contare la Vita di Costantino scritta da Prassagora. Fozio (p. 63) fece un brev'estratto di quell'opera istorica.
      382 Zosimo (l. II. p. 86) ci ha lasciato questo curioso ragguaglio delle forze, che si trovavano da ambe le parti. Egli non fa menzione di alcun armamento navale, quantunque sia sicuro (Paneg.


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Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Secondo
di Edoardo Gibbon
pagine 377

   





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