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      2. Poichè a ragione temevasi che si potesse corrompere l'integrità del giudice, se vi poteva entrare il proprio di lui interesse, o impegnarvisi le sue affezioni, si fecero i più rigorosi regolamenti per escludere, senza una special dispensa dell'Imperatore, ogni persona dal governo di quella Provincia, dov'era nata(314), e per impedire al Governatore o a' suoi figli di contrar matrimonio con alcuna nazionale o abitante(315), o di comprare schiavi, terre, o case dentro i limiti della propria giurisdizione(316). Nonostanti queste rigorose precauzioni, l'Imperator Costantino, dopo venticinque anni di regno, deplora la venalità e l'oppressione, che s'usava nell'amministrar la giustizia, ed esprime col più ardente sdegno, che l'udienza del Giudice, la spedizione o la dilazion degli affari e la diffinitiva sentenza eran pubblicamente vendute o dal giudice medesimo, o da' ministri del suo tribunale. La ripetizione di leggi impotenti e di minacce inefficaci dimostra la continuazione, e forse anche l'impunità di questi delitti(317).
      Tutti i Magistrati civili erano tratti dal ceto de' Professori di legge. Le famose Istituzioni di Giustiniano son dirette alla gioventù de' suoi dominj, che s'era data allo studio della giurisprudenza Romana; ed il Sovrano si compiace di animare la loro diligenza con assicurarli, che la loro perizia ed abilità sarebbe a suo tempo premiata con aver parte, in proporzion del loro merito, nel governo della Repubblica(318). S'insegnavano gli elementi di questa lucrosa scienza in tutte le città considerabili dell'Oriente e dell'Occidente; ma la più celebre scuola era quella di Berito(319) sulle coste della Fenicia, che fioriva da più di tre secoli fin dal tempo d'Alessandro Severo, autor forse di uno stabilimento sì vantaggioso al suo paese nativo.


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Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Terzo
di Edoardo Gibbon
pagine 482

   





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