Pagina (408/482)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      XV.
      (201) L'inganno proveniva da varie punte di scogli alternativamente coperte ed abbandonate dalle onde. Al presente non sono che due piccole isole situate in vicinanza de' due contrari lidi; quella d'Europa č distinta per la colonna di Pompeo.
      (202) Gli antichi la facevano di 120 stadi, o di quindici miglia Romane. Essi cominciavano a misurar lo stretto dalle nuove fortezze, ma lo continuavano fino alla cittā di Calcedone.
      (203) Ducas Hist. c. 34. Leunclav. Hist. Turc. Musulmanic. l. XV. p. 577. Sotto l'Impero Greco, queste fortezze servivano per li prigionieri di Stato col tremendo nome di Lete e di torri dell'obblivione.
      (204) Serse fece imprimere sopra due colonne di marmo in lettere Greche ed Assirie i nomi delle nazioni a lui sottoposte ed il sorprendente numero delle sue fortezze terresti e marittime. I Bizantini dipoi trasportarono queste colonne dentro la cittā, e se ne servirono per altari delle tutelari loro Divinitā. Herodot. l. IV. c. 37.
      (205) Namque arctissimo inter Europam Asiamque divortio Bysantium in extrema Europa posuere Graeci, quibus Pythium Apollinem consulentibus, ubi conderent urbem, redditum oraculum est, quaererent sedem coecorum terris adversam. Ea ambage Chalcedonis monstrabantur, quod priores illuc advecti, praevisa locorum utilitate pecora legissent. Tacit. Annal. XII. 62.
      (206) Strab. l. X. p. 492. Presentemente se ne son tagliati molti rami, o per parlare meno figuratamente, molti seni del porto si son ripieni. Vedi Gyll. de Bosph. Thrac. l. I. c. 3.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Terzo
di Edoardo Gibbon
pagine 482

   





Europa Pompeo Romane Calcedone Ducas Hist Impero Greco Stato Lete Serse Greche Assirie Bizantini Divinitā Namque Europam Asiamque Bysantium Europa Graeci Pythium Apollinem Chalcedonis Strab Gyll Bosph