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      (218) Zosimo l. II. p. 10. Sozomen. l. II. c. 3. Teofan. p. 18. Nicefor. Callisto l. VII. p. 48. Zonara Tom. II. l. XIII. p. 6. Zosimo pone la nuova città fra Ilio ed Alessandria; ma questa apparente differenza può conciliarsi con ciò, che dicono gli altri, mediante la grand'estensione della sua circonferenza. Avanti la fondazione di Costantinopoli, Cedreno dice che venne progettata per capitale Tessalonica, e Zonara, Sardica. Tutti e due suppongono con ben poca probabilità che l'Imperatore, se non fosse stato impedito da un prodigio, avrebbe rinnovato l'errore de' ciechi Calcedonesi.
      (219) Descriz. dell'Oriente di Pocock Vol. II, part. II. p. 127. La descrizione, ch'ei fa de' sette colli, è chiara ed esatta. Questo viaggiatore di rado è tanto soddisfacente come in quest'occasione.
      (220) Nell'originale "cose". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
      (221) Vedi Belon. Osserv. c. 72, 76. Fra le varie specie di pesci i Pelamidi, che sono una specie di Tonni, erano i più celebri. Si può rilevar da Polibio, da Strabone e da Tacito che il guadagno della pesca formava la rendita principale di Bizanzio.
      (222) Vedi l'eloquente descrizione del Busbequio Epist. I. p. 64. Est in Europa; habet in conspectu Asiam, Aegyptum, Africamque a dextra: quae tametsi contiguae non sunt, maris tamen, navigandique commoditate veluti junguntur. A sinistra vero Pontus est Euxinus etc.
      (223) Datur haec venia antiquitati, ut miscendo humana divinis, primordia Urbium augustiora faciat. Tit. Liv. in Proëm.


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Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Terzo
di Edoardo Gibbon
pagine 482

   





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