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      Mario si trovò subito colla corda in mano e cominciò a tirare la mucca che voleva ad ogni costo mangiar l'erba del curato; ma il bestione duro, ostinato, pareva di bronzo Vincenzo aveva un bel gridare dalla strada; la mucca stava già per sfondare una siepe spinosa.
      In fondo, verso Milano, precipitavano nuvoloni neri portati dal vento. Tira tira, la bestia inferocita, agitava le corna, attorcigliando la corda e trascinando il guardiano che inutilmente puntava i piedi in una terra molle, inzuppata d'un colore giallastro come una melma. La siepe fu facilmente sfondata, e mentre il ragazzo rotolava, vide la mucca abbassar la testa, far due passi indietro, guardarlo con occhi sanguigni e prendere la corsa per...
      - La mucca! la mucca! - poté finalmente gridare, e si svegliò. Balzò esterrefatto a sedere sul letto, coi capelli irti, pallido, grondante sudore. Il sole entrava già per le due finestre della camera, ma il sangue, i polsi, il cuore sussultavano ancora.
      Bortolino alzò la testa dal guanciale e domandò quietamente: - Dov'è questa mucca?
      Mario provò allora una grande consolazione, e fissò gli occhi un pezzo sopra i vestiti di frustagno deposti sulla sedia. E quando raccontò alla mamma il brutto sogno, questa gli disse: - Pensa, bambino mio, che ciò che ti parve un brutto sogno è la vita reale di molti poveretti, ai quali spesso manca anche il tozzo di pan giallo. Che cos'è il tuo latino e il tuo francese in confronto?
      Quando verso la sera di quel giorno Mario vide davvero l'asinello e il carretto di Vincenzo pronti a partire sotto il portico, con Bortolino sopra, come aveva già veduto nel sogno, non poté trattenere una lacrima di commozione.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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