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      Da certe reminiscenze della mia prigionia nell'osservatorio meteorologico e da certe mie nozioni scientifiche, mi pare che siamo sullo stretto di Davis fra la Groenlandia e l'America del Nord propriamente detta. Abbiamo fatto un cammino indiavolato fra correnti elettriche meravigliose. C'è stato un momento nel quale il vento di scirocco che ci spingeva aveva la forza d'un uragano. Le nubi ch'erano al disotto di noi hanno camminato per la direzione di ponente e talune sono cascate in pioggia.
      Il gocciolone esitò un istante, poi ripigliò:
      - Che cosa sarà di noi è difficile dirlo; ma temo un cattivo autunno. Che Dio ce la mandi buona.
      - Ma di che temi? - richiesi.
      - Tutto dipende ora dai venti che ci meneranno o qua o là. Il sole poco può ancor durare sull'orizzonte...
      Se i freddi ci sorprenderanno qua sullo stretto di Davis cascheremo in neve; se ci butteranno a tramontana diventeremo... Ah! Ah! il freddo mi piglia, addio...
      Il freddo pigliò anche me; mi sentii intirizzire; stringere da tutte le parti, quel tepore che dovevo al sole nativo di cui avevo conservato una porzione mi abbandonò. Assiderata, subitaneamente il mio involucro acqueo si congelò poscia pigliò una consistenza cristallina. Acquistai un peso nuovo, scesi, scesi giù per l'aere, poi con movimento sempre più rapido capitombolai al basso. Quando giunsi a toccare la superficie dell'acqua che ancor essa rapprendevasi ero una pallottolina di ghiaccio, presso ad una terra coperta di enormi monti di ghiaccio verdastro sui quali gli ultimi raggi del sole iperboreo si rifrangevano.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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