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      Il mio compagno mi insegnava il nome dei pesci che brulicavano nella nostra corrente, la corrente europea. Mi annunciò che seguivamo la costa della Spagna e del Portogallo; che allo stretto di Gibilterra saremmo stati raggiunti da una corrente sottomarina proveniente dal Mediterraneo e che d'accordo avremmo rasentato la costa occidentale dell'Africa.
      Che magnifico viaggio! caldo il giorno, ventilato l'aere dal soffio dell'aliseo, gremito di curiosi animali il vasto nostro fiume che solcava il mare. Nel cielo le stelle fulgidissime! Ma ecco che una sera che insieme col mio amico ero andata proprio a galla, chiamatavi dalla temperatura già molto calda, ecco che mi accorsi di stelle che io non avevo veduto prima.
      - È la croce del Sud quella che tu scorgi! Guarda lo scudo di Sobiesky, guarda come è più ricco il cielo qui; guarda che meraviglia di cielo! Ora siamo all'equatore; domani faremo una nuova strada.
      E difatti il nostro fiume pigliò una direzione nuova, corse a ponente. Eravamo nella corrente equatoriale.
      (Continua)
     
     
      II.
     
      Sì, ero nella corrente Atlantica equatoriale.
      Le acque come una immensa fiumana correvano verso ponente. Ma com'erano popolate! Pesci d'ogni specie, molluschi, minutissimi animaletti ad occhio umano invisibili, popolavano questo magnifico fiume.
      Io già abituata ormai all'esistenza vagabonda di goccia di mare andavo ora su, ora giù, secondo la temperatura dell'acqua circostante. A rari intervalli il sole della zona torrida faceva capolino dal denso nuvolato ed allora un insolito movimento cominciava fra noi.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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