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      Senti, delle peripezie scientifiche ne avevo traversate, ma a questa non m'attendevo.
      In tanto tempo, quanto ne metto a dirti cara la mia brianzuola, mi son sentito scottare, son diventato vapore, m'hanno mandato in uno stantuffo, m'han cacciato fuori, m'hanno rispedito in un condensatore, mi hanno tornato allo stato acquoso, poi la pompa m'ha preso, m'ha rimesso un'altra volta in caldaia, ne son uscito, non so che diavolo di strada ho fatto, ma da uno scaricatoio son uscito; il vento freddo m'ha ridotto ad una pallottolina d'acqua e m'ha gettato sul viso del Principe Tommaso di Savoia, che m'ha staccato col fazzoletto e che mi ha messo in tasca.
      Di là son andato in un cassettone di biancheria, poi nelle mani d'una lavandaia negra a Rio Janeiro; fra sapone e sudiciume ho potuto andare in una conca d'acqua pulita, che hanno poi vuotata in un ruscello pieno di gamberi, dai quali son fuggito correndomene al mare.
      Là son rimasto in rada di Rio, ho salutato l'ostrica mia amica e profittando della corrente che porta a settentrione, son giunto fin qui alle foci del Rio delle Amazzoni, nella prorovoca c'ero anch'io; sai? Mi piacque molto prender parte ad una marea di quel genere. Immagina che il mascaret della Senna, la barra dell'Hongly e la eagre del fiume Tsien-tang nel mar della China sono giuocattoli a petto della prorovoca. Ho fatto venticinque miglia all'ora sulla cima del muraglione d'acqua; era alto trenta metri ed eravamo non un'onda, ma tre onde, capisci? Se mai dovento goccia d'inchiostro nel calamaio di Jack la Bolina, voglio scrivere le mie impressioni.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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