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      - chiese la regina Bella credendo che quello fosse il segnale.
      - No, regina; conviene che prima i rematori si ristorino.
      Alcuni vasi di vino furono tolti dalla stiva e distribuiti fra la ciurma.
      - Mi tocca anche l'umiliazione d'assistere all'orgia di costoro - disse sdegnosamente la regina.
      Ma ben presto ella vide una cosa che la empì di maraviglia. A uno a uno tutti gli uomini chiusero gli occhi, chinarono la testa sul petto e si addormentarono profondamente.
      Allora Narciso esclamò trionfante: - Regina, sei salva.
      - Come mai ? - disse la regina non credendo a sé stessa.
      - Nel vino bevuto da que' marinai - egli rispose - io avevo sciolto una droga d'effetto infallibile. Essi non si desteranno che di qui a sei ore. Questo tempo è più che bastevole per metterti al sicuro.
      - Oh Narciso - proruppe commossa la regina Bella - come ti avevo mal giudicato!
      - Le apparenze mi condannavano; ma non ci conviene perderci in chiacchiere... Mentre, consultando le stelle, io dirigo la barca a un'isola ove avrai un asilo, tu devi spogliarti de' tuoi abiti, sciogliere i tuoi calzari, rimanere con un semplice guarnellino, tantoché quelli che ti accoglieranno non possano mai suppor chi tu sia.
      La regina ubbidì. La ciurma seguitava a dormire russando; Narciso con vigore ammirabile faceva da timoniere e da rematore.
      Voga, voga; aguzzando l'occhio, al pallido chiarore delle stelle cominciò a scorgersi un punto nero sull'orizzonte.
      Voga, voga; quel punto nero si fece più grande e prese una forma distinta; era un'isoletta.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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