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      E poi pensò: "Fare" non ci faremo proprio un bel nulla. Se ci andiamo appunto per questo!
      - Non ci faremo nulla? Ploplio? - chiese la Nina.
      - Faremo come ha detto l'Oca: il mestier di Michelaccio; mangiare, bere e andare a spasso.
      Per istrada videro una formica con un gran carico sulle spalle.
      - Che grulla di bestia! - osservò Topolino. - Affaticarsi a quel modo, mentre a Bengodi potrebbe avere senza fatica tutto quello che volesse.
      Un po' più in là videro uno scoiattolo che raccoglieva delle nocciuole per la sua provvista invernale.
      - Che sugo a faticar tanto, mentre qui svolto potresti avere tutto quello che vuoi senza punta fatica! Vieni via con noi a Bengodi.
      Lo scoiattolo non se ne diede per intesa e non volle nemmeno dare a Topolino la soddisfazione di rispondergli. Se ne andò colla sua brava provvista di nocciuole, e mentre si nascondeva in una buca d'un cipresso, la Nina credé di sentire una vocina stridula che bofonchiava:
     
      Chi lascia la via vecchia per la nuovaSa quel che lascia ma non quello che trova.
     
      E la Nina tutta spaurita, guardò in faccia il suo fratellino; ma siccome questi non s'era accorto di nulla, pensò meglio di stare zitta.
      E ripresero allegramente il loro viaggio.
      Poco dopo, oltrepassata una siepe, si trovarono in una viottola che saliva su su per la collina.
      La viottola era un po' erta e Topolino disse subito:
      - Lassù non può esser Bengodi. Invece dev'essere laggiù verso la china.
      E i due bambini si lasciarono ruzzolar giù per la scesa. Alla scesa tutti i santi aiutano, e presto presto ebbero fatto un bel pezzo di strada.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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