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      - Come fai a misurare? - domandò il signor Riah un po' dubbioso.
      - Statemi a sentire compare mio. Oggi c'è un matrimonio, oppure ci sono le corse nel Parco, o una esposizione, una festa o che so io. Ebbene. Io entro nella folla e guardo. Allorché vedo una gran signora vestita elegantemente dico subito:
      - Voglio proprio te, carina mia - e la guardo, l'osservo, corro a casa e taglio e imbastisco un vestito come il suo. Il giorno dopo quando vado a provare il vestito alla signora la guardo pure molto attentamente. Qualche volta una di esse mi considera come se pensasse: "Perché mi fissa quella bambina?" Invece spesso trovo delle signore che hanno piacere che le guardi, altre no, ma sono sempre più quelle che si fanno guardar volentieri che quelle che fanno le scontrose. Io intanto dico a me stessa: Giannina, bisogna scavare un pochino il giro delle maniche, qui la vita è alta da collo; e vedete come stanno bene i miei vestiti. I ricevimenti di sera sono molto incomodi per me, perché bisogna che mi metta da un lato del portone per vedere le signore che scendono di carrozza, e così una sera o l'altra vado a rischio di essere stiacciata dalle ruote e calpestata dai cavalli, ma non me ne importerebbe nulla. Quella - disse accennando una bambola nella vetrina - è vestita come la signora Belinda Biancarosa. Una sera quando giunse in carrozza ad un ricevimento la guardai, corsi a casa, tagliai ed imbastii un vestito come il suo, eppoi tornai presto presto a mettermi accanto agli uomini che chiamavano le carrozze.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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