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      Belinda invece non domandò nulla pensando che le ricchezze che conteneva il bastimento non sarebbero state sufficienti a comprare tutto quello che desideravano le sorelle.
      - Belinda - disse il mercante - perché non mi domandi nulla: che cosa debbo portarti, carina mia?
      - Giacché siete tanto buono da pensare a me, caro padre - rispose - sarei ben contenta se mi portaste delle rose, perché non ve ne sono nel nostro giardino.
      Lo disse per non offendere le sorelle, ma Belinda in cuor suo non desiderava né rose né altro. Se avesse detto che non aveva alcun desiderio, le altre avrebbero supposto che volesse ingrazionirsi col padre.
      Il mercante disse addio a tutti e si mise in cammino; ma quando giunse al porto ov'era ancorato il bastimento tante persone gli disputarono il carico, che dopo aver sofferte molte pene, ripartì per tornare a casa povero come prima.
      Ad una trentina di miglia dalla sua villetta, ripensando alla gioia colla quale s'era separato dai suoi figli, fu sopraffatto dal dolore e si smarrì in una scura foresta. Pioveva e nevicava ed il vento inoltre era tanto forte che pareva dovesse ad ogni istante rovesciarlo da cavallo. Venne la notte ed ebbe paura di morire di freddo, di fame e sbranato dai lupi che sentiva ululare d'intorno.
      (Continua)
     
     
      Alfine si trovò all'imboccatura di un lungo viale e in fondo ad esso vide brillare un lume. Si diresse subito verso quel punto, e avvicinandosi scôrse uno splendido palazzo tutto illuminato. Il portone di bronzo era spalancato e metteva in un bel cortile, dove il mercante non vide anima viva.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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