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      Riccardo più che mai afflitto da questo caso, e costretto a tenersi nascosto, si sarebbe dato alla disperazione.
      Il castaldo mandò alcuni contadini sulle tracce della vecchia; tornarono senza notizie di lei. Aspettarono un giorno, due, tre, e la Marianna non si vedeva. Il castaldo aveva già fatto proposito di andare a Firenze, quando allora giunse una lettera del procuratore, con la quale faceva sapere che la vecchia Marianna era in Firenze, in arresto per vagabonda e accattona e per sospetto di furto! La generosa vecchia aveva saputo che il suo padrone correva rischio d'esser messo in carcere per debiti. Ed ella tolto seco un antico gioiello di molto prezzo, l'ultimo suo rifugio, il miglior capo della eredità della sorella, era andata nascostamente a Firenze in cerca del procuratore di Riccardo, e con la speranza di liberare il padrone dalla carcere vendendo quella gemma. Ma la povera donna non era pratica della città, e aveva dovuto domandare a questo e a quello della casa del procuratore. Fu vista a quel modo stanca, polverosa, raminga dai Giandarmi. La interrogarono per chiederle conto dei fatti suoi; ed ella in parte per amor di nascondere il segreto del suo padrone, in parte per naturale temenza, non volle e non seppe dare discarico sufficiente. Allora la condussero al delegato, le trovarono involta con gran cura in un fazzoletto la preziosa gemma, e persistendo ella a tacere il motivo della sua venuta, fece nascere il sospetto che il gioiello fosse stato da lei rapito.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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