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      - Come lo sai?
      - Sono quindici giorni che non s'è fatta più rivedere e le galline hanno già ripreso a dormire i loro sonni tranquilli.
      - E se la incontravi davvero? - disse Arnolfo.
      - Se la incontravo, tanto peggio per lei. Che avete paura voialtri della volpe?
      - Noi, sì: dopo che abbiamo visto tutte quelle povere galline sbranate e poi lasciate per i campi...
      - A me poi - disse Leoncino - la volpe non mi fa punta paura.
      - Guarda un po' quanto coraggio hai messo fuori tutt'a un tratto: e chi te l'ha prestato? - domandò Arnolfo ridendo.
      - Arnolfo, non ricominciare!... se no, ci guastiamo davvero. Dunque si va o non si va?
      - Dove?
      - A far la nostra passeggiata militare e il solito rancio.
      - Eccoci pronti!
      - Però, come vostro caporale, propongo che oggi il rancio si debba fare lì, al principio del bosco, dov'è quella foltissima macchia, che si chiama... aiutatemi a dirlo.
      - La macchia di Tentennino - urlarono i cinque ragazzi.
      - Precisamente: la macchia di Tentennino. Dunque sacco in spalla, e via!
      Dopo venti minuti di marcia forzata, erano già arrivati in vicinanza della macchia: quando il caporal Leoncino, voltandosi ai soldati e ammiccando qualcosa col dito, disse loro con voce sommessa:
      - Vedete là, per le frasche della macchia, quel muso che sbuca fuori?
      - Altro se lo vediamo! Quella è una volpe!...
      - E una volpe davvero!...
      - Per me, torno subito indietro - disse Arnolfo impaurito.
      - Torniamo indietro anche noi - dissero gli altri fratelli.
      - Dunque avete paura? - gridò Leoncino. - Tornate pure indietro, paurosi, ma io vado avanti!


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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