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      .. Annuccia sollevò la testa dal guanciale, e si guardò intorno.
      Com'era graziosa la sua cameretta tappezzata di indiana rosa a mazzi di margheritine; in quel momento era rischiarata da un raggio di luna, ed ella vide il ritratto della mamma ai piedi del suo lettino, che la guardava affettuosamente. Si sentì inondare il cuore da una gran felicità, ma ripensò alla vergogna provata un minuto prima in salotto, e al suo dispiacere di essere a letto mentre di là pigliavano il thè colle paste... e si mise a sospirar forte. - Oh, sono proprio infelice! - esclamò tirandosi il lenzuolo fin sul nasetto, e strinse gli occhi due o tre volte per vedere se ne voleva uscir qualche lagrima, ma finirono col chiudersi a un sonno profondo.
     
     
     
     * * *

     
      Il domani era domenica: una serena domenica di dicembre, con un sole magnifico che scioglieva la neve e consolava la povera gente.
      Annuccia, dopo la messa, aveva voluto salire a far una visita a una bambina sua amica che abitava al secondo piano e vi era rimasta fin dopo le due. La mamma aveva mandato su la donna a dirle che scendesse subito perché, non aveva ancora fatto il suo compito di scuola. Ella si fece aspettare una buona mezz'ora, poi arrivò, tranquilla e soddisfatta, e andò in cucina a cercar dell'insalata per i suoi canarini.
      - Annuccia, mettiti a fare il tuo compito - disse la mamma.
      - Oh, aspetta un minuto, un minutino appena! Son tre giorni che non guardo i miei canarini!
      Il viso della mamma diventò freddo, quasi rigido.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





Annuccia