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      VITA DI GIUSEPPE GIUSTI.
     
      AVVERTENZA.
      Quanto si narra in questo scritto vien provato da documenti autentici, cioè lettere, prose, poesie, commenti ec. Ove poi i documenti mancavano, ho ricorso alla testimonianza di persone conosciute ed oneste, le quali essendo tuttora viventi, possono venire interrogate da chiunque voglia sincerarsi.
      Ai tempi che corrono, la storia, salvo numerate eccezioni, non si scrive per narrare il vero quando è accertato, ma per dare ad intendere il falso quando fa comodo. Venti anni sono era di moda il romanzo storico, oggi è in gran voga la storia romanzesca: chi dunque legge non per perdere il tempo ma per sapere la verità, gradirà, spero, le citazioni di cui ho corredato il mio scritto.
      VITA DI GIUSEPPE GIUSTI.
     
      CAPITOLO PRIMO.
      NATALI. PARENTI.
      Non lungi dalla via maestra che congiunge Pescia a Pistoia trovasi un villaggio detto Monsummano, di antica origine a quel che sembra, essendo stato, come le voci mons summo manium accennano, dedicato a Plutone; così almeno pretende il Proposto Gori1 che ha raccolto quanto si sa o si crede sapere su tale argomento. Fatto sta che in questo paesetto, la mattina del di 13 maggio 1809 tra l'undici e mezzogiorno, nacque Giuseppe Giusti dal Cav. Domenico e dalla Signora Ester Chiti. Sembra che l'ingegno avesse da molti anni preso domicilio nella sua famiglia: il suo avo paterno fu amico e Ministro di Pietro Leopoldo, e seco lavorò in quel Codice che servir dovea di modello a tutte le nazioni civili; suo zio Giovacchino ebbe fama di uomo lepido in Firenze, ove non è da tutti il farsi notevole per lepidezze; suo padre Domenico è, dicono, assai perito nelle cose amministrative.


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Epistolario
Volume Primo
di Giuseppe Giusti
Le Monnier Editore Firenze
1863, pagine 416

   





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