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      La lasciai, pregandola di permettermi di andarla a vedere il giorno stesso: acconsentì, e io andai: da allora il sole, la luna e le stelle possono tranquillamente seguire il loro corso: io non so se sia giorno o notte, e tutto il mondo scompare intorno a me.
      21 giugno.
      Vivo giorni così felici, quali Dio ne concede ai suoi beati: qualunque cosa possa avvenirmi ora, non potrò dire di non aver gustato le più pure gioie della vita. Tu conosci il mio Wahlheim; là mi sono definitivamente stabilito: sono soltanto a una mezz'ora di distanza da Carlotta e vi godo tutta la felicità che può essere concessa a un uomo. Eppure non avrei pensato, scegliendo Wahlheim come meta delle mie passeggiate, che esso sarebbe stato così vicino al cielo. E quante volte nelle mie lunghe escursioni ho contemplato, dal monte, o dalla pianura che si stende al di là del fiume, la casa di caccia che ora racchiude tutti i miei desideri!
      Caro Guglielmo, ho tanto meditato sul desiderio degli uomini di allontanarsi, di fare nuove scoperte, di percorrere il mondo, poi un impulso segreto limita il loro cammino, li spinge sulla via tracciata dall'abitudine, ed essi non si curano più di quel che avviene a destra e a sinistra.
      È strano: quando sono venuto qui e, dall'alto della collina, guardavo la bella vallata, essa da ogni parte mi attirava: là è il boschetto! Oh potessi tu immergerti nella sua ombra! Lassù è la cima del monte! Ah potessi tu da lì contemplare la vasta contrada! E la catena di colline, e le valli piene di mistero!


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I dolori del giovane Werther
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 144

   





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