Pagina (29/144)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      29 giugno.
      L'altro ieri il medico della città venne qui in casa del Sindaco, e mi trovò disteso a terra, fra i bambini di Carlotta, alcuni dei quali mi si arrampicavano addosso, mentre gli altri mi tiravano da ogni parte e levavano alte grida se io facevo loro il solletico. Il dottore che è un dogmatico fantoccio meccanico, e parlando aggiusta le pieghe dei suoi manichini e mette in mostra un grandioso collare, trovò questo gioco poco dignitoso per un uomo serio: lo vidi dal suo aspetto. Non me ne curai, lasciai che facesse discorsi gravi e fabbricai di nuovo ai ragazzi i castelli di carta che avevano distrutto. Poi egli andò in città a diffondere la notizia che i bambini del Sindaco erano già abbastanza maleducati, e che Werther finiva di guastarli!
      Sì, mio caro Guglielmo, i bambini sono particolarmente cari al mio cuore. Quando li osservo, e vedo in quei piccoli esseri il germe di ogni virtù e di ogni forza che un giorno sarà loro necessaria, quando nell'ostinazione io scopro la futura costanza e fermezza di carattere, nella vivacità il buon umore e la facilità con la quale passeranno fra i pericoli della vita... e tutto questo così puro e completo, sempre io ripeto le auree parole del Maestro degli uomini: guai a voi se non diverrete come uno di costoro! Eppure noi trattiamo come sudditi questi che sono nostri simili e che dovrebbero essere i nostri modelli. Essi non devono avere nessuna volontà... E noi forse non ne abbiamo? e perché dobbiamo essere privilegiati? Forse perché siamo più vecchi e più abili?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I dolori del giovane Werther
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 144

   





Sindaco Carlotta Sindaco Werther Guglielmo Maestro