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      .. chi? me forse? Mio caro, mi dibatto in questa incertezza e questa è la mia consolazione: forse lei si è voltata indietro per vedermi! forse! Buona notte, sono proprio un fanciullo!
      10 luglio.
      Dovresti vedere che figura stupida faccio quando in società si parla di lei, e quando qualcuno mi domanda se mi piace... Piacermi! Odio a morte questa parola! Che uomo sarebbe quello a cui piacesse Carlotta, e che non avesse pensieri e sentimenti pieni di lei! Piacere! del resto, recentemente, qualcuno mi chiedeva se Ossian mi piace!
      11 luglio.
      La signora M. sta molto male: io prego per la sua vita, giacché soffro con Carlotta: la vedo raramente presso la mia amica, e oggi lei mi ha raccontato una strana storia. Il vecchio M. è un sordido e cattivo avaro che, durante la vita di sua moglie, l'ha tormentata e fatta stentare; pure lei ha sempre saputo cavarsi d'impiccio. Pochi giorni fa, quando il medico le ebbe tolta ogni speranza, fece chiamare il marito - Carlotta era nella stanza - e gli disse: "Devo confessarti una cosa che dopo la mia morte potrebbe esser causa di turbamenti e dispiaceri: ho cercato fino ad ora di governare la nostra casa col massimo ordine e con la più stretta economia: ma tu devi perdonarmi di averti sempre ingannato in questi trent'anni. Tu stabilisti al principio della nostra vita in comune una piccola somma per le spese della cucina e tutti gli altri bisogni domestici: quando la nostra casa divenne più dispendiosa e i nostri affari si estesero, tu non volesti aumentare, in proporzione dei bisogni, il denaro che mi davi ogni settimana: in una parola tu sai che nel tempo in cui maggiori furono le spese, mi obbligavi a provvedere a tutto con sette fiorini alla settimana.


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I dolori del giovane Werther
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 144

   





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