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      E la sua amicizia per me dura ancora? Non vede già nel mio attaccamento a Carlotta qualcosa che lede i suoi diritti? Nelle mie premure per lei un segreto rimprovero? Lo so, lo sento, egli non mi può soffrire, desidera che mi allontani, la mia presenza gli pesa.
      Spesso egli rallentava il suo passo rapido, spesso si fermava e sembrava voler tornare indietro, ma proseguiva il suo cammino, e tra questi pensieri e monologhi era infine arrivato, quasi contro la sua volontà, alla casa di caccia.
      Entrò, domandò notizie del vecchio e di Carlotta; trovò la casa un po' sottosopra. Il ragazzo più grande gli disse che era successa una disgrazia a Wahlheim; un contadino era stato assassinato. Ciò non gli fece una grande impressione; entrò nella camera e trovò Carlotta occupata a dissuadere il vecchio che nonostante la sua infermità voleva andare sul luogo del delitto per fare un'inchiesta. L'assassino era ancora sconosciuto: la vittima era stata trovata la mattina davanti alla porta di casa e si formavano congetture; il morto era al servizio di una vedova la quale aveva avuto prima un altro domestico che aveva lasciato la casa non in buoni termini.
      A questa notizia Werther rimase vivamente colpito: - Possibile!, esclamò, devo andare a vedere, non posso tardare un istante. E corse a Wahlheim. Tutti i suoi ricordi si risvegliarono, e non un istante egli dubitò che il colpevole non fosse quel giovane al quale aveva talvolta parlato, e che gli era diventato caro.
      Mentre passava sotto i tigli per recarsi all'osteria dove il corpo era stato deposto, fu preso da orrore alla vista del luogo a lui caro.


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I dolori del giovane Werther
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 144

   





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