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      Aprono incontro al sole;
      Volano alle beate
      Isole che su l'onde
      Fan leggiadre carole.
      Ivi son suoni e canti
      Di festevoli cori;
      Ivi son gioconde
      Danze di danzatori.
      Ognun suo vario effetto
      Segue, ognun per l'aperto
      Coglie facil diletto.
      E qual move per l'erto
      Alle montagne vette,
      Quale a nuoto si mette
      Nell'immenso dei flutti.
      Altri per le correnti
      Erra dell'aria; e tutti
      Della vita nel giubilo:
      Tutti sotto i clementi
      Astri, onde piove amore,
      Onde piove favore.
      MEFISTOFELE. Egli dorme! Assai bene, miei teneri aerei fanciulli; voi me l'avete bellamente sopito con amabile cantilena, e ve ne so grado. - Tu non sei ancora uomo da tener legato il diavolo. Volteggiategli ora d'intorno con giocose immagini di sogni: sommergetelo in un mare d'illusioni. - Se non che per rompere l'incanto di questa soglia io ho pur bisogno del dente di un topo. Ve' non mi occorre scongiurar lungamente; giā ne sgambetta uno a questa volta che mi darā subito retta.
      Il signore dei sorci e dei topi, delle mosche, delle rane, de' cimici e de' pidocchi, ti comanda di farti in qua e di rodere questo sogliare lė dov'egli te l'ha stropicciato con olio. - Ecco giā tu vieni a salti. Or animo al lavoro! La punta che mi dā impaccio č codesto estremo lembo; su, dālle di un altro morso; ecco fatto. Ora, Faust, sogna a tua posta fino a che ci riveggiamo.
      FAUST (svegliandosi). Sono io un'altra volta deluso? Dov'č lo stuolo degli spiriti? dove i fantasmi? Fu un bugiardo sogno quel diavolo? ed era veramente un barbone colui che si č trafugato?


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





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