Pagina (141/358)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Chi mai là dove splendono simili astri, si periterebbe a cospirare in favore del male e dell'oscurantismo?
      MORMORII. È un furfante che sa assai bene il suo mestiere; - s'insinua col mentire; - indovino già ciò che vi sta sotto; - salterà fuori un progetto.
      MEFISTOFELE. V'è alcuno a questo mondo a cui non manchi o questa o quella cosa? Qui ciò che manca è il denaro. A dire il vero il pavimento non ne è seminato, ma la sapienza sa scovarlo dal seno delle montagne, dalle più grandi profondità, dai fondamenti delle muraglie ove è riposto dell'oro vergine e monetato. Chi lo trarrà fuori alla luce del sole? Sarà la forza della natura e dello spirito in un uomo eletto.
      IL CANCELLIERE. Natura, spirito! - Parole da non usarsi con cristiani, perché sono ciò che v'ha di più pericoloso al mondo; per simili discorsi si abbruciano gli atei. La natura è peccato, e demonio lo spirito; da essi nasce il dubbio, loro deforme ermafrodito! Finiamola adunque con queste eresie! - Dagli antichi Stati imperiali due sole caste sono uscite che hanno degnamente difeso il trono: i santi e i cavalieri. Essi resistono ad ogni procella, e per ricompensa si dividono tra loro la Chiesa e lo Stato. Una resistenza è prodotta dai volgari sentimenti di taluni che hanno smarrito l'intelletto, e cioè gli eretici e gli stregoni. Sono essi che corrompono le città e le campagne. A te piacciono questi cuori corrotti che hanno affinità coi pazzi! Ed ecco la gente che vorresti introdurre in questa nobile assemblea colle tue celie svergognate!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





Stati Chiesa Stato