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      Io li veggo già questi personaggi aggrupparsi, separarsi, poi accoppiarsi con piena e scambievole fiducia. Un coro è sollecito di unirsi ad un altro coro: tutti sono in moto, entrano, escono senza mai stancarsi. Proprio vero che oggi come per l'addietro, il mondo colle sue centomila chiappole non è esso pure che un gran matto.
      ALCUNE GIARDINIERE (canto con accompagnamento di mandolini). Per cattivarci il vostro favore, ecco che noi pure, donzelle di Firenze, ci siamo questa notte riccamente abbigliate per unirci allo splendido seguito della corte alemanna.
      Vedete quanti fiori dai gai colori sono intrecciati nelle brune ciocche dei nostri capelli, che gale e che flutti di seta ci adornano e ci ondeggiano intorno.
      Poiché ciò che noi teniamo in gran pregio e meritevole d'elogi egli è lo splendore artificiale de' nostri fiori, che fioriscono tutto l'anno.
      Vedete come abbiamo disposto in bell'ordine simmetrico nei nostri panieri ogni sorta di frastagli e d'ogni colore; voi li potete criticare in dettaglio, ma l'insieme, convenitene, è molto attraente.
      Giardiniere e galanti, possiamo essere più gentili a vedersi? Nelle donne l'arte è così vicina alla natura!
      L'ARALDO. Mostrate i ricchi panieri che pompeggiano sulla vostra testa e sulle vostre braccia. Che ciascuno scelga ciò che più gli piace. Suvvia! Lungo i viali, sotto il fogliame, sorga tosto un giardino; la folla vi accorrerà attirata dalla mercanzia e più dalle venditrici.
      LE GIARDINIERE. Avanti, avvicinatevi a questi ridenti posti, ma non istate a mercanteggiare!


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





Firenze