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      La sala dei cavalieri
     
     
      Luce incerta.
     
      L'IMPERATORE e la corte hanno preso posto.
      L'ARALDO. Il misterioso dominio degli spiriti compromette il mio antico incarico d'annunciare lo spettacolo. Indarno si ricorre alla ragione per trovare spiegazione alla confusione che regna. Sedie e seggioloni a bracciuoli sono disposti in bell'ordine; all'imperatore è riservato il posto davanti al parato steso sul muro, affinchè possa osservare a suo bell'agio le battaglie dei grandi secoli trascorsi. Eccoli tutti collocati; la corte in semicircolo, ai due lati dell'imperatore. Le dame si pigiano nel fondo della sala, e come nelle ore misteriose della visione, l'innamorata ha saputo trovar posto presso il damo, e sedergli accanto in atto amoroso. Ed ora eccoci pronti noi pure. Fuori gli spettri! (Fanfare).
      L'ASTROLOGO. Si dia immediatamente principio al dramma; il sovrano lo. vuole. O mura, apritevi! L'ora della magia è giunta. Le tappezzerie ondeggiano, come se fossero travolte dalle fiamme. La parete si fende e si scompiglia; un grande teatro pare elevarsi davanti a noi, su cui s'irradia una luce misteriosa, - ed io salgo sul proscenio.
      MEFISTOFELE (sporgendo il capo fuori del buco del suggeritore). Da questo posto io spero conciliarmi il favore generale; ché gli è nel suggerire che si fa manifesta l'eloquenza del diavolo. (All'Astrologo.) Tu che conosci la legge che regola il corso degli astri, capirai da quel maestro che sei le parole che ti suggerirò.
      L'ASTROLOGO. Oh prodigio! Ecco un tempio antico ed abbastanza massiccio, che ci sorge davanti!


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





Fanfare All'Astrologo