Pagina (189/358)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      IL CORTIGIANO. Essa si allontana sulla punta de' piedi, ed egli si sveglia.
      LA DAMA. Essa si guarda intorno. Lo sapevo bene io.
      IL CORTIGIANO. Esso rimane stupito: ciò che gli succede è davvero prodigioso.
      LA DAMA. Quanto a lei, non si stupisce di quanto vede, ve lo assicuro.
      IL CORTIGIANO. Ora essa gli si avvicina di nuovo, ma con decoro.
      LA DAMA. Io credo che vuoi fargli la lezione. In simili occasioni tutti gli uomini sono sciocchi; ed esso pure pensa essere il primo!
      UN CAVALIERE. Permettetemi di grazia che io alla mia volta l'ammiri. - Elegante e maestosa!
      LA DAMA. Oh! la svergognata! Oramai la cosa passa ogni limite!
      UN PAGGIO. Ah! come vorrei essere al posto del giovanetto.
      IL CORTIGIANO. Chi non si lascerebbe prendere in una rete simile?
      LA DAMA. Il giojello è passato in tante mani, che l'oro è un po' sciupato.
      UN'ALTRA DAMA. Dall'età di dieci anni essa ha perso ogni valore.
      UN CAVALIERE. Ciascuno prende a suo piacere ciò che trova di meglio, - io m'appagherei di quei sì belli avanzi.
      UN PEDANTE. Io l'ho davanti agli occhi, la veggo assai bene, eppure ardisco dubitare ancora della sua autenticità. La realtà è strana. Anzitutto io sto a ciò che è scritto, e cioè ch'essa ha fatto realmente girare tutte le teste grigie di Troja. E infatti ciò calza al caso. Io non sono giovane, eppure la mi piace.
      L'ASTROLOGO. Il giovane, divenuto ardito eroe, la stringe fra le braccia, ed ella si difende a stento. Egli la solleva da forte; vorrebbe forse rapirla?
      FAUST. Folle temerario! tu ardisci tanto?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





Troja