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      MEFISTOFELE. Va, originale arrogante! Come ti affliggerebbe il pensiero che nessuno può avere un'idea stupida o saggia, che un altro nel passato non abbia avuto prima di lui! Badiamo però a non lasciarci ingannare, fra pochi anni le cose andranno diversamente; per quanto stranamente proceda la fermentazione del mosto, essa dà sempre un vino qualunque. (Ai giovani della platea che non applaudiscono.) Voi rimanete freddi alle mie parole, bravi ragazzi, - ed io vi sento. - Riflettete che il diavolo essendo vecchio, bisogna invecchiare per comprenderlo.
     
     
     
      Un laboratorionel gusto del medio evo; diversi apparecchi di forme strane, e messi alla rinfusa, destinati ad esperimenti fantastici.
     
     
      WAGNER (presso il fornello). La campana risuona terribilmente al punto che scuote le pareti annerite dalla fuliggine. Un'aspettativa sì solenne in mezzo a tanta incertezza non può tollerarsi più a lungo. Già il chiarore caccia le tenebre dalla fiala; nel fondo riluce qualche cosa come un carbone ardente, no! come uno splendido carbonchio che getti sprazzi di fiamme. Una luce calma e pura ora appare! Purché questa volta non mi sfugga! Ahimè! qual fracasso alla porta in questo momento!
      MEFISTOFELE (entrando). Vi saluto! È un amico che viene.
      WAGNER (con angustia). Sia benvenuta la stella della giornata. (Sottovoce.) Trattenete almeno nella vostra bocca il fiato e le parole; una grande opera è sul punto di compiersi.
      MEFISTOFELE (più piano). Quale?
      WAGNER. Un uomo sta per nascere.
      MEFISTOFELE. Un uomo? Avete dunque rinchiuso una coppia d'amanti nel camino?


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





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