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      Costì io mi trovo benissimo al pari di laggiù.
      HOMUNCULUS. Guarda quell'alta figura che cammina a grandi passi davanti a noi.
      MEFISTOFELE. Si direbbe che le rincresce vederci volare nell'aria.
      HOMUNCULUS. Lascia che se ne vada. Deponi intanto il tuo cavaliere e vedrai che ritornerà immediatamente alla vita, ch'egli va cercando nel regno della favola.
      FAUST (che ha toccato la terra). Dov'è dessa?
      HOMUNCULUS. Non sapremmo dirtelo; ma assai probabilmente puoi informartene qui. - Lesto, prima che spunti il giorno, va da una fiamma all'altra in cerca della sua traccia; non v'è nulla d'insormontabile per chi ha saputo avventurarsi sino a giungere presso le Madri.
      MEFISTOFELE. Anch'io ho le mie idee in testa. Epperò ciò che abbiamo di meglio a fare sarebbe che ciascuno di noi se n'andasse per proprio conto in mezzo ai fuochi in cerca della sua ventura. In seguito, affinchè ci sia dato di ritrovarci, tu avrai cura, o piccino, di additarci la via collo splendore sonoro della tua lanterna.
      HOMUNCULUS. Ecco come ella deve splendere e suonare. (Il vetro rumoreggia e splende.) Ora state attenti! in breve succederanno nuovi miracoli.
      FAUST (solo). Dov'è dessa? Ma non chiederlo più... Quando non te lo additi la terra che la sorregge, l'onda che viene ad infrangersi contro di lei, te lo dica almeno l'aria che trasporta i suoi detti. - Qui! per opera di un prodigio, qui, sul suolo della Grecia, ho tosto riconosciuto qual fosse la terra che io calpestava! Appena addormentato, uno spirito m'infiammò, in guisa che sentii suscitarsi in me la forza di un Anteo; e quand'anche dovessi incontrar qui i più strani eventi, esplorerei con passo solenne questo labirinto di fiamme.


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





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