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      (Egli si allontana.)
      MEFISTOFELE (gironzando qua e là). Vagando attraverso questi piccoli fuochi, mi sento sempre più sviato. Per ogni dove scorgo gente ignuda, e qui e là solo pochi incamiciati. Le Sfingi impudiche, i Grifoni senza vergogna, e quanti altri, privi d'ali e di capigliatura, si lasciano vedere per davanti e per di dietro!... A dire il vero, noi siamo osceni nell'intimo del cuore, ma l'antichità mi sembra troppo ardita; si dovrebbe sottometterla all'uso moderno, e farle adottare abiti a seconda dei diversi costumi. Un popolo antipatico, in verità! eppure ciò non deve impedire a me, nuovo arrivato, di salutarli come si conviene... Buon giorno, belle donne, buon giorno, saggi grigioni!
      UN GRIFONE (gracchiando). Non siamo grigioni, ma grifoni! A nessuno piace di sentirsi chiamare grigione. Le parole, dopo tutto, hanno il senso che proviene dalla loro origine. Grigio, grigione, gretto, grossolano, consonanze etimologiche, discordanti per noi in tutto e per tutto.
      MEFISTOFELE. Eppure senza abbandonare il soggetto, grifagno non sconviene all'onorevole titolo di grifone.
      IL GRIFONE (continuando a gracchiare). È semplicissimo! la parentela è stata sottoposta alla prova; spesso biasimata, è vero, ma assai frequentemente lodata. Purché il grifo serva per afferrare leggiadre fanciulle, corone ed oro, la fortuna arride al grifagno.
      UNA FORMICA (di una razza colossale). Voi parlate d'oro; ne avevamo raccolto una grande quantità, e sotterrato in segreto nelle rocce e nelle caverne; la razza degli Arimaspi l'ha scoperto.


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





Sfingi Grifoni Arimaspi