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      Guardateli, essi piegano sulle onde il loro collo d'avorio!... uno di essi sopra tutti emerge, nuota, si pavoneggia e pare si compiaccia di spiegare alla luce le sue penne orgogliose. Ecco si affretta, e spingendo con calma sdegnosa onda sopra onda, entra nel santuario. Gli altri nuotano qua e là sulle limpide acque, spiegando tranquillamente le loro ali. Improvvisamente, eccoli tutti agitati assalire con simultaneo impeto le confuse donzelle che d'ogni parte van cercando i loro reconditi rifugi dimentiche del loro servizio attorno il verde padiglione.
      UNA NINFA.
      Bocconi sull'erba - sorelle, alla riva
      Ben tesa in ascolto - l'orecchia ponete.
      Chi turba repente - la nostra quiete?
      Corsiero a galoppo - gli è questo che arriva
      D'udire qual porti - del vento sull'ale
      Notturno messaggio - gran voglia m'assale.
      FAUST.Mi sembra che la terra frema sotto i passi sonanti di un veloce corsiere. Laggiù volgerò il mio sguardo! La fortuna vuole ella favorirmi così presto? Oh prodigio senza pari! Un cavaliere si avanza a gran corsa, e sembra dotato di molto coraggio; egli è portato da un corsiero di un candore abbagliante... No, non m'inganno, lo riconosco già; è il celebre figlio di Fillira! Ferma, Chirone, ferma! ho bisogno di parlartiCHIRONE. Che c'è? che c'è?
      FAUST. Rallenta la tua corsa.
      CHIRONE. Non mi fermo.
      FAUST. Allora, te ne prego, portami con te!
      CHIRONE. Sali a tua posta! Dove desideri di andare? Eccoci sulla spiaggia: sono disposto a trasportarti attraverso il fiume.
      FAUST (salendo sul dorso del centauro Chirone). Portami dove vuoi; io ti sarò per sempre riconoscente.


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





Fillira Chirone Chirone