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      .. il suo braccio è una lucertola che mi scivola dalle mani, e le sue morbide trecce mi sfuggono come un serpente. Per prendere la mia rivincita, ghermirò quella d'alta statura... Misericordia! non è altro che un tirso con un frutto di pino a mo' di testa... A che riuscirà mai tutto questo?... Eccone ancora una grassoccia colla quale potrò consolarmi. Arrischio l'impresa per l'ultima volta! sia!... Molle, floscia; gli Orientali pagano carissimo simili tesori... Ah! la vescica è scoppiata.
      LE LAMIE. Scomponete le vostre file; girate, svolazzate; circondate coi vostri sciami tenebrosi il figlio importuno delle streghe!... circolo vagante, orribile! pipistrelli dalle ali taciturne!... Ei se ne cava ancora a troppo buon mercato.
      MEFISTOFELE (scuotendosi). Non sono guari diventato più saggio, da quanto mi sembra! Qui, come nel nord, tutto quanto succede è assurdo; qui, come laggiù, gli spettri sono schifosi, il popolo ed i poeti insipidi; la mascherata è come dappertutto la tregenda dei sensi! Ho preso alla ventura alcuna fra quelle graziose maschere, e le mie mani hanno afferrato degli esseri che mi fecero raccapricciare!... E mi lascerei ancora ingannare volontieri, purchè la gherminella durasse più a lungo. (Si smarrisce fra le rocce). Dove sono io dunque? Dove vado? Vi era dianzi un sentiero, ed ora c'è un caos; ho percorso per venir qui una via piana e battuta, ed ora eccomi smarrito fra le macerie. Invano cerco di aggrapparmi, invano ridiscendo; dove potrò io ritrovare le mie Sfingi?


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





Orientali Sfingi