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      Ora esso fiammeggia vivamente, ora teneramente, ora con dolcezza; si direbbe che le arterie dell'amore vi palpitano dentro.
      TALETE. È Homunculus sedotto da Proteo... Ecco tutti i sintomi di un sommo ardore. Io ne temo le angoscie del doloroso commovimento. Egli sta per spezzarsi contro l'abbagliante trono... Fiammeggia.... scintilla... è già in fusione.
      LE SIRENE. Qual prodigio incandescente illumina le onde che si frangono le une contro le altre scintillando? Esso brilla e tremola spandendo un sereno chiarore. I corpi s'infuocano attraverso gli spazii notturni, e tutto all'ingiro, è circondato di fuoco. Così regna Eros, principio di ogni cosa.
      Gloria del mare ai ceruliFlutti sonanti invoco.
      In fiamma accesi - luccicante e pura!
      Gloria de' fiumi ai tremuliCristalli! e gloria al fuoco.
      TUTTI. Gloria a questa mirabile ventura!
      Gloria alle aurette tiepide, sottili!
      Agli ombrosi recessi ove ridutti
      Veggonsi a meditar spirti gentili,
      Tale, o elementi, ardete ognor voi tutti!
     
      FINE DELL'ATTO SECONDO.
     
     
     
     
      ATTO TERZO
     
     
     
      Prospetto del palazzo di Menelao in Sparta
     
     
      Prospetto del palazzo di Menelao in Sparta.
      ELENA si avanza, attorniata da un coro di prigioniere trojane. PANTALIDE, corifea.
     
      ELENA. Io, Elena, tanto ammirata e tanto vituperata, qui giungo dalla spiaggia ove siamo sbarcate, - ancora sconvolta dall'ondeggiare dei marosi che dai campi di Frigia, sul loro dorso spumoso e sublime, col favore di Poseidon e colla forza di Euro, ci portarono nel golfo della patria. Laggiù, a quest'ora, il re Menelao si rallegra del ritorno, circondato dai suoi più prodi guerrieri.


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





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