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      Respingete tosto Menelao da queste mura, e scacciatelo verso il mare! Ch'egli vada errando e saccheggiando da vero corsaro! Tale fu sempre il suo gusto ed il suo destino.
      La regina di Sparta mi comanda di salutarvi duchi; sia ella sovrana della valle e della montagna; a noi la gloria e la letizia del regno!
      Tu, o Germano, va a difendere fortificandole, le baje di Corinto; a te, o Goto, io affido la salvezza dell'Acaja dalle cento voragini. Che l'esercito dei Franchi si diriga verso Elide; Messene sia affidata ai Sassoni; il Normanno purghi i mari ed investa l'Argolide!
      Ciascuno avrà così il proprio regno, e potrà volgere al di fuori le sue forze ed i suoi fulmini. Ciò nonostante Sparta vi dominerà tutti, Sparta, l'antica città della regina.
      Ella sarà felice di vedervi godere gli uni e gli altri quel paese nel quale nessun bene fa difetto. Venite a cercare fiduciosi ai suoi piedi l'investitura, il diritto e la luce! (Faust discende; ed i capi lo circondano per ricevere i suoi ordini, e udirne i consigli e le istruzioni.)
      IL CORO. Chi pretende possedere la più bella deve anzi tutto tenersi prudentemente armato; la cortesia di costui gli valse il più dolce tesoro della terra, ma egli non può godere in pace la sua conquista; gli adulatori gliela contendono colle lusinghe, i rapitori colla violenza; ch'egli diffidi degli uni e degli altri.
      Così noi cantiamo al nostro principe, e lo stimiamo assai più di tutti, lui che seppe circondarsi di alleati così imponenti che i potentati stessi aspettano rispettosamente i suoi cenni, e li eseguiscono fedelmente con loro gran vantaggio.


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





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