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      .. Benissimo! Si trattenga chi può... l'amore mi dà una tanta smania... I cattivelli mi accendono col loro atteggiamento in guisa che vado in solluchero!
      CORO DI ANGELI. Viva fiammella
      Di puro ardor,
      L'ala tua bella
      Volgi al soggiorno
      Del santo amor!
      Per quanto il mondo
      Girasi a tondo,
      Del giusto sola
      Può la parola
      I lacci sciogliere
      D'un tristo cor.
      Del tentatore
      Sfugga agli agguati
      Chi anela vivere
      In fra' beati!
      MEFISTOFELE (rientrando in sé). Ora donde proviene questo? che m'avvenne? ahi misero! Ora sono tutto una piaga, e le ulceri pullulano come fiori d'acero. Io, come Giobbe un giorno, faccio schifo a me stesso. Non importa! io solo trionfo e sono ancora diavolo! Quest'orribile spettacolo mi richiama alla ragione... e saprò trarre profitto della lezione, o sciagurati: d'ora in poi staremo in guardia. Ho salvato la miglior parte di Satana; questa febbre d'amore colpisce la sola cute; io vedo già spegnersi l'atroce fiamma di quest'esecrabile flagello, e possa, come lo meriti, o razza d'ermafroditi lanciarti il vituperio e la bestemmia in faccia.
      CORO D'ANGELI. Mirabil estasi!
      Chi in te s'accende
      Già in Dio s'inebria,
      Già Dio comprende.
      A schiere a schiere
      Riedasi al ciel!
      In laudi e cantici
      L'ardor disfoghisi
      Che il gaudio inspira;
      Azzurro è l'etere:
      Alfin respira
      L'alma fedel!
      (S'ergono a volo, seco recando la parte immortale di Faust.)
      MEFISTOFELE (volgendo intorno lo sguardo). Ed ora, dove sono essi? - O sciocco, o zotico! che ti lasci sorprendere così da un piccolo drappello di fanciulli! guarda! essi fuggono!


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





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