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      I FANCIULLI BEATI (intanto che si accostano lievemente roteando).
      Già di quella virtude
      Cui nessun uomo mortale
      Ad intender non vale
      Ei tanto in sé racchiude,
      Che ciascuno in fra noi di troppo avanza.
      Di zelo e di costanza
      Premio daranne al certo
      Qual conviensi a fratel fedele e degno.
      Noi del terrestre regno
      Presto, ben si può dir, fummo rapiti:
      Ma questi, ch'è del mondo assai più esperto,
      Di quanto ei vide e sa
      Notizia ne darà.
      LA PECCATRICE (detta prima d'ora GRETCHEN). Circondato dal coro degli Spiriti angelici il felice Novizio non può comprendere se dorme o veglia. Egli batte salendo rapide le ali; appena tocca col piede il sacro limitare lo si vede tramutarsi in Arcangelo. Come si sveste tosto dalle sue terrene spoglie! Egli è ringiovanito, splende di una bellezza celestiale, ed un fiammante velo cinge le sue sante membra. Oh! dolce madre, concedi che io gli apprenda il tuo santo e puro nome, perchè il vivo raggio del giorno abbaglia già la sua pupilla!
      MATER GLORIOSA. Egli vola più in alto verso le divine sfere; se t'indovina egli ti seguirà ben tosto.
      DOCTOR MARIANUS (boccone sul suolo pregando). Ricerchiamo in quei soavi e cari sguardi dai quali viene solo la grazia e la salute, la virtù che meglio ci prepari il cuore a ricevere con gratitudine le eterne fiamme della beatitudine; onde gli umani affetti si rivolgano con viva fede a te, Vergine, Madre, Imperatrice e Dea. Dal sublime e stellato tuo seggio mostrati a noi propizia.
      CHORUS MYSTICUS.
      Ciò che trapassa e muore
      Altro non è che simbolo e follia;


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





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