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      Se noi ci facciamo ad applicare questa legge ad altri fenomeni analoghi, vediamo che essa ci dà la spiegazione di parecchi in un modo soddisfacente. L'utero è l'organo capitale nella femmina, la quale non esiste che per esso.
      Questo viscere occupa un posto considerevole in mezzo agli intestini, e ha le proprietà di estensione, di contrazione e di attrazione nel più energico grado. Quindi pare che, negli animali superiori, la forza plastica abbia speso tutto per questo organo, per modo che è obbligata a procedere con parsimonia quando si tratta degli altri. In questo modo io mi spiego la bellezza meno perfetta della femmina negli animali; gli ovarii avevano assorbito tanta sostanza, che non ne rimaneva più per l'apparenza esterna. Nel seguito di questo lavoro troveremo molti di questi fatti, che qui ora indichiamo solamente in modo generale.
      Infine, di prossimità in prossimità ci andiamo elevando fino all'uomo, e si tratta di sapere se esso sta sul punto più elevato della scala animale, e in quale epoca vi si è trovato posto. Speriamo che il nostro filo conduttore non ci abbandonerà in questo labirinto, e che ci svelerà i motivi delle deviazioni e delle perfezioni della forma umana.
     
     
      VDel tipo osteologico in particolare.
     
      Non sarà possibile riconoscere veramente se tutte queste idee si applicano allo studio della anatomia se non che dopo di avere considerato dapprima isolatamente i differenti organi degli animali, per compararli poi fra loro. Così pure spetta all'esperienza il dar giudizio del metodo secondo il quale noi disponiamo queste parti.


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Principi di filosofia zoologica e anatomia comparata
di Johann Wolfgang Goethe
Editore Perino Roma
1885 pagine 87