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      Gli altri prolungamenti continueremo a chiamarli col nome, spesso usato da Deiters, di prolungamenti protoplasmatici, abbenchè quest'ultima denominazione non sia la più esatta, mancando in essi, come mancano nel corpo cellulare, i caratteri del vero protoplasma.
      In proposito vuolsi ricordare che Schultze, rilevando l'inesattezza del qualificativo di protoplasmatici, ed osservando che esso non include un differenziamento rispetto al prolungamento-cilinder-axis, il quale è pure una diretta emanazione del corpo cellulare, alla denominazione di prolungamenti protoplasmatici volle sostituire quella di prolungamenti ramificati. Questa denominazione, a suo dire, avrebbe il pregio di implicare una separazione netta rispetto al prolungamento cilinder-axis, il quale, al pari di Deiters e della generalità degli istologi, egli riteneva fosse costantemente semplice.
      Poichè questo motivo, che è il principale addotto da Schultze, per noi ora non ha più valore, giacchè sappiamo che, almeno per la grande maggioranza delle cellule gangliari, anche il prolungamento nervoso non è punto semplice, ma complicatamente ramificato; così non credo che le stesse due denominazioni possano meritare una preferenza pel titolo di maggiore esattezza.
      Aggiungo che la designazione di protoplasmatici, la quale del resto è ormai legalizzata dal lungo uso, serve pur sempre a meglio caratterizzarli, essendo che ad ogni modo essa implica il dato più essenziale, che è quello di non dar origine a fibre nervose, mentre invece, come dirò in seguito, molto probabilmente rappresentano le vie di nutrizione delle cellule gangliari.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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