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      In alcuni casi Deiters credette di essere ben anco riuscito a vedere quelle fibrille rivestite da una tenue guaina midollare. Infine, fondandosi su tali dati, quest'osservatore dichiarava di non aver esitanza a riconoscere nelle fibrille in questione «un secondo sistema di cilinder axis, proveniente dalle cellule gangliari, sistema assolutamente distinto dal prolungamento cilinder axis». Noto incidentalmente che Deiters pensava che quest'altra categoria di fibre nervose emananti dai prolungamenti protoplasmatici, dovesse esser presa in considerazione per spiegare i rapporti funzionali tra diversi gruppi cellulari e tra diverse provincie nervose.
      Intorno al finale modo di comportarsi dei prolungamenti ramificati (protoplasmatici), M. Schultze s'esprime in modo poco preciso; lascia però intendere con sufficiente chiarezza, che la sua opinione in proposito è subordinata al concetto ch'egli ha della struttura squisitamente fibrillare delle cellule nervose e loro prolungamenti. Dopo essersi occupato del prolungamento cilinder-axis, riferendosi ai prolungamenti protoplasmatici, egli dice: «I molti altri prolungamenti delle cellule pongono queste ultime, e con esse il prolungamento cilinder-axis, in una dipendenza colle regioni più lontane degli organi centrali, e verosimilmente anche della periferia del corpo, dipendenza che non ci permette di designare le cellule gangliari quali esclusive origini delle fibre nervose». E altrove: «Secondo le mie osservazioni dovrebbesi pensare che una vera terminazione di fibrille nel cervello e midollo spinale, quasi non esista punto, vale a dire che tutte le fibrille abbiano origine alla periferia e quindi non facciano che attraversare le cellule gangliari».


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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