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      Riguardo al punto di partenza del prolungamento nervoso, non havvi una legge fissa; lo si vede partire, ora da uno dei lati del corpo cellulare, ora dalla parte di esso che volgesi verso la parte profonda dello strato molecolare, ora dalla parte rivolta verso la superficie. Questa irregolarità è evidentemente in relazione alla circostanza, che esso non è destinato a portarsi direttamente verso fasci di fibre nervose aventi una bene determinata direzione, ma deve invece entrare a far parte dell'intreccio di fibre nervose, che trovasi diffuso in tutto lo strato molecolare.
      Del resto, facendo argomento di particolareggiato esame il contegno di questo prolungamento, esame che per la conoscenza del modo di origine centrale delle fibre nervose, non deve mai essere trascurato, si possono rilevare particolarità diverse, che meritano considerazione. A poca distanza dal punto di origine (6, 10, 20µ) esso comincia ad emettere filamenti di finezza estrema, i quali, a loro volta, si suddividono, analogamente a quanto succede pel corrispondente prolungamento di molte cellule gangliari della corteccia cerebrale (secondo tipo), colla differenza che qui le ramificazioni sono molto più fine e succedono a minor distanza l'una dall'altra. Col ripetersi delle suddivisioni, ben presto il prolungamento nervoso perde i caratteri di filo ben individualizzato, per confondersi col diffuso intreccio di fibre.
      Sonvi poi, nel modo di comportarsi del prolungamento nervoso medesimo, molte varietà, di alcune delle quali, è pur conveniente si prenda nota.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300