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      Anche quest'asserzione è erronea.
      Se nelle sezioni trasversali del gran piede di Hippocampo, seguiamo l'andamento della lamina nucleare, non è difficile rilevare, anche ad occhio nudo, che essa mentre decorre sulla superficie esterna, non ventricolare, della lamina grigia circonvoluta va gradatamente assottigliandosi, rimanendone però una traccia fino in corrispondenza della seconda curva di tale strato grigio (quella che accade a livello della fimbria). A questo punto il residuo della lamina nucleare, sempre mantenendosi nettamente separata dalla sostanza bianca formante l'alveus e la fimbria, essa pure s'incurva, per entrare nell'apertura dell'arco risultante dalla sezione ottica della fascia dentata. Ivi, espandendosi, scomparisce, senza che, massime ad occhio nudo, si possa precisare in qual modo ciò avvenga.
      Dall'altra parte della lamina grigia circonvoluta poi (superficie ventricolare del gran piede di Hippocampo), havvi un cono di fibre nervose che emana dal corpo frangiato (V. Tav. XVII.ª e XVIII.ª h), ma questo non attraversa mai lo strato grigio in questione, ed il suo internarsi evidentemente è soltanto in relazione alla curvatura che lo strato medesimo subisce per occupare il vano limitato dalla fascia dentata.
      Tutte queste particolarità, che, ripeto, sono chiaramente rilevabili anche ad occhio nudo, offrono un interesse notevole per la conoscenza della probabile significazione fisiologica della lamina midollare circonvoluta; e in proposito fin d'ora noto che questi reperti macroscopici sono in esatta corrispondenza coi reperti microscopici che esporrò più innanzi.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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