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      Tav. XIII.ª Fig. 1. 2. 4 e Tav. XVIII Fig. 4); e ben anco io ho riscontrato alcuni rari tipi cellulari, nei quali lo stesso prolungamento emanava dall'estremità opposta (V. Tav. XIV.ª Fig. 2). Tanto nel secondo, quanto nel terzo caso, peṛ il filo in questione, col ripiegarsi immediatamente, o dopo essersi alquanto allontanato dal punto d'origine, mostra tendenza a portarsi verso lo strato di fibre che sta al di dietro dei corpi cellulari (Alveus).
      Qualunque sia la sua direzione, cominciando alla distanza di 10-15-20 dal punto d'emanazione, esso dà origine ad una serie di fili secondari, i quali complicatamente e finissimamente ramificandosi, in parte si portano nello strato delle fibre, in parte o rimangono nello strato grigio, se ebbero origine da prolungamenti nervosi emananti nell'ultima accennata direzione, o ritornano nello strato medesimo, se partirono da prolungamenti nervosi che, com'è la regola quasi generale, all'uscire dalla cellula gangliare si diressero verso lo strato bianco ventricolare.
      Gli uni e gli altri prendono parte alla formazione della diffusa rete nervosa dello strato grigio circonvoluto, ripetendosi anche qui, rapporto al modo d'origine delle fibre nervose, le particolarità descritte nella parte generale di questo lavoro.
      I prolungamenti protoplasmatici tengono un contegno che parimenti corrisponde a quanto in proposito ho detto parlando delle cellule nervose in generale; assolutamente non danno luogo a vicendevoli anastomosi, non si trasformano direttamente in fibre nervose, nè prendono parte indirettamente alla formazione di queste mediante decomposizione in fibrille e passaggio in reticolo.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





Fig Tav VIII Fig Fig Alveus