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      È superfluo il dire che tali striscie sono considerate come costituite da fibre nervose decorrenti dall'avanti all'indietro, la quale opinione per quanto io sappia, finora da nessun anatomico venne contraddetta. Noterò anzi in proposito, come Luys si spinga fino ad asserire che siffatte striscie rappresentano la continuazione della radice interna del tractus olfactorius.
      Lasciando da parte le asserzioni di Luys, voglio ora occuparmi soltanto della natura delle due striscie in questione, relativamente alle quali osservo senz'altro, come esse sieno essenzialmente costituite da sostanza grigia, a caratterizzare la quale, non mancano numerose e ben distinte cellule gangliari.
      L'esistenza di due striscie di sostanza grigia, al posto ove descrivonsi i così detti nervi di Lancisi, può dirsi costante, o almeno io l'ho sempre verificata in tutti i casi, e non sono pochi, che da questo punto di vista ho studiato; per altro devo dire che circa il grado di sviluppo e circa il loro andamento si incontrano notevoli differenze.
      Riguardo al grado di sviluppo, talora le striscie ad occhio nudo, sono appena visibili (sotto forma di un tenue velamento, il quale però diventa sempre ben distinto dopo qualche giorno di immersione nel bicromato), mentre invece altre volte anche ad occhio nudo si presentano quali ben spiccate rilevatezze (il cui diametro verticale può essere perfino di _ ad 1 mill.); in questo caso su sezioni verticali del corpo calloso quasi direbbersi due rudimentarie circonvoluzioni.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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