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      Il Makacus cynomolgus m'offerse il massimo di sviluppo (relativo) da me finora osservato. Nelle sezioni verticali fatte verso la metà del corpo calloso, le strie si presentano sotto forma di due larghe eminenzette (diam. in larghezza circa 1 mill., diam. in altezza circa 350µ) contenenti una grande quantità di cellule nervose ovali, fusate, triangolari, irregolarmente disseminate. Siffatte eminenze presentano di rimarchevole un fascio conico di fibre nervose, il quale colla punta si insinua entro lo strato grigio fin oltre la metà del suo spessore, mentre colla base s'espande più o meno sulla superficie della rilevatezza, formandovi un rivestimento, che in alcune sezioni appare continuo, in altre limitato a qualche tratto. Esiste poi anche uno strato di fibre nervose profondo ed uno interno, ed oltre questi, all'esterno dell'eminenzetta, notasi altro robusto cordone di tenuissime fibre midollari. Più dettagliate osservazioni, le quali in questo caso per lo sviluppo considerevole della parte in discorso forse sarebbero riescite particolarmente dimostrative, non mi fu dato eseguirle, avendo potuto avere a mia disposizione solo una parte del corpo calloso.
      Nel Cynocephalus Babuin, affatto in opposizione col reperto relativo al Makacus, le strie longitudinali all'esame microscopico, vedevansi appena accennate; ed erano costituite soltanto da una sottile striscia profonda, occupata da poche cellule nervose, e da uno strato superficiale di fibre nervose.
      Chiuderò questa nota semplicemente ricordando che nel cavallo e nel bue, le strie grigie sono molto pronunciate, e nelle sezioni verticali, presentano aspetto di due abbastanza ben distinte circonvoluzioni.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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