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      Nel cane, invece, le parti in discorso sono rappresentate da due eminenzette nascoste sotto il gyrus fornicatus del quale sembrano quasi un'emanazione, sebbene ne sieno sempre disgiunte da un solco e da vasi che in tal solco si insinuano.
      Da accurate ricerche bibliografiche da ultimo istituite, ho appreso che la particolarità anatomica quì descritta venne già in parte accennata da Valentin; riferisco integralmente la sua osservazione, rilevando come gli anatomici finora non ne abbiano tenuto conto.
      «Il corpo calloso è quasi interamente midollare; esso ha quest'apparenza ad occhio nudo e la conserva nel suo interno anche al microscopio. Qualche volta di distanza in distanza la sua superficie presenta, tra il raphe ed i legamenti longitudinali laterali (ligamentum tectum) un rivestimento grigio, velo grigio del corpo calloso (induseum griseum corporis callosi), che diventa qua e là uno strato sottile e nel quale il microscopio scopre dei corpuscoli nervosi chiari. Questo rivestimento è più considerevole presso il gyrus fornicatus, ma esso non penetra nello spessore dell'organo». In nota lo stesso Valentin aggiunge: «Non posso dire che questa formazione esista sempre, perchè vi sono dei cervelli, nei quali non l'ho riscontrata nemmeno coll'ajuto del microscopio, ma affermo che esiste qualche volta. Il cervello nel quale l'ho meglio osservata era quello di una donna, nella quale lo sviluppo degli emisferi, l'abbondanza ed il difetto di simmetria delle circonvoluzioni autorizzava a concludere che l'organo dell'anima era assai sviluppato.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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