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      Nè quì si limita la descrizione del tessuto interstiziale dei centri fatta da Schwalbe. Dopo aver detto che la nevroglia di Virchow è rappresentata dalla sostanza identica al cemento che unisce gli epitelii e dalle cellule amiboidi o fisse (appiattite) ora accennate, egli aggiunge che il tessuto di sostegno degli organi centrali si presenta anche sotto forma di quella sostanza che appare finamente granulosa coi mediocri ingrandimenti, per ciò detta appunto sostanza granulosa (ad es. quella che riveste le superficie del cervello, cervelletto e sostanza midollare del midollo spinale, ecc.), mentre offre aspetto reticolare coi più forti ingrandimenti. Tale sostanza egli la dichiara affatto diversa dal cemento nervoso suaccennato e riferendosi agli studi di Ewald e Kühne, dai quali, come è noto, venne dimostrato che anche negli organi nervosi centrali è assai diffusa una sostanza che offre le reazioni della sostanza cornea (neuro-cheratina), lo Schwalbe dichiara che a quest'altra specie di tessuto di sostegno converrebbe la denominazione di sostanza spugnosa cornea (Hornspongiosa).
      In questa esposizione di Schwalbe, mentre da una parte troviamo rappresentate le antiche idee di Schultze e Kölliker sulla struttura reticolare del tessuto interstiziale dei centri, ed in parte anche quelle d'Henle e Merkel sulla natura e derivazione degli elementi cellulari del tessuto medesimo, dall'altra vi troviamo pur rappresentata l'opinione di Ranvier, che le cellule della nevroglia debbano essere assimilate alle cellule endoteliari dell'ordinario tessuto connettivo.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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