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      Gli organi nervosi, lungi dall'essere rimasti fuori della controversia, rappresentarono anzi uno dei terreni più battuti, e su questo terreno la questione s'è presentata da vari punti di vista e andò complicandosi nel suo svolgimento.
      Un primo argomento di discussione fu quello delle asserite differenze d'origine tra il sistema nervoso centrale ed il periferico.
      È noto che mentre Remak ammetteva che il sistema nervoso derivi da due foglietti germinativi, nel che anzi ravvisavasi una lacuna nella dottrina della significazione istogenica dei foglietti, gli studi successivi hanno invece dimostrato che l'intero sistema nervoso possiede unità di base formativa - il foglietto esterno od esoderma - essendo che la lamina midollare che dal foglietto medesimo si sviluppa, dà origine non soltanto al sistema nervoso centrale, ma anche al periferico.
      Ma pur fornita la dimostrazione dell'origine esodermica del sistema nervoso nel suo insieme, non cessarono le questioni a proposito dell'origine degli involucri esterni degli organi nervosi centrali (dura madre, pia madre, aracnoide), e dei vasi sanguigni.
      Riguardo alle meningi, mentre vi fu pronto accordo per la dura madre, la quale da tutti gli autori venne riferita al sistema vertebrale, quindi al foglietto medio, non si può dire altrettanto rispetto alla pia ed all'aracnoide. Da Reichert v. Bar e da Rathke, tali membrane vennero fatte derivare dal medesimo substrato primitivo da cui deriva il sistema nervoso, quindi dall'esoderma, ma sulle opinioni di questi osservatori prevalsero quelle di Kölliker, Götte ed Hensen, i quali, in base a precise osservazioni, si pronunciarono per la loro derivazione dal foglietto medio, come già s'ammetteva per la dura madre.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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