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      I particolari metodi, ai quali devo i più notevoli miei risultati, sono i seguenti;
      1.° Metodo della colorazione nera, ottenuta trattando i pezzi successivamente col bicromato di potassa o di ammoniaca e col nitrato d'argento.
      2.° Metodo dell'azione successiva di una miscela osmio-bicromica e del nitrato d'argento.
      3.° Metodo dell'azione combinata del bicromato di potassa o di ammoniaca e del bicloruro di mercurio (colorazione apparentemente nera a luce trasmessa e bianco-metallica a luce diretta).
      1.
      Metodo dell'azione combinata del bicromatodi potassa e del nitrato d'argento.
      Nella serie dei metodi che con specialità ho applicati, questo è in certo modo il fondamentale; gli altri non sono che delle modificazioni o derivazioni, suggerite dal desiderio di abbreviare il periodo di preventivo trattamento dei pezzi, di rendere più durature le preparazioni, di modificare in diversa guisa i risultati, specialmente col rendere più diffusa la reazione, e di fissarla in modo speciale sull'una o sull'altra categoria di elementi o sua parte di essi.
      E qui credo non inopportuno mettere subito in rilievo che, sebbene nei processi di tecnica microscopica che passo a descrivere, la parte essenziale sia sostenuta dal nitrato d'argento, pure essi nulla hanno in comune col metodo comunemente adoperato per la colorazione bruna o nera della sostanza intercellulare degli epiteli ed endoteli e dei tessuti connettivi. Infatti, mentre in questo metodo le attenuate soluzioni di nitrato d'argento vengono direttamente applicate sui tessuti freschi, quasi esclusivamente superfici di membrane oppure tessuti membranosi di poco spessore (lamine aponeurotiche, sostanza propria della cornea, intima dei vasi, ecc.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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