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      a) Indurimento dei pezzi nel bicromato. b) Trasporto e successivo soggiorno dei pezzi medesimi in una soluzione di bicloruro di mercurio.
      a) L'indurimento col bicromato deve essere ottenuto colle norme affatto ordinarie (veggasi il metodo primo). Qui aggiungerò soltanto, che la reazione accade in modo non sensibilmente diverso, sia che s'adoperino delle soluzioni gradualmente concentrate dall'1 al 2 o 3 per cento, oppure che i pezzi vengano direttamente immersi nel liquore di Müller. In generale conviene che i pezzi siano piuttosto piccoli, per altro tale condizione non è punto rigorosamente richiesta: s'ottengono buoni risultati anche da pezzi di considerevole volume ed anche in cervelli interi. In quest'ultimo caso poi, siccome il liquido conservatore impiegherebbe un tempo grandissimo a penetrare per osmosi dalla periferia all'interno dell'organo e perciò il tessuto centrale potrebbe guastarsi prima di aver sentita l'azione del reagente, è necessario far precedere un'insistente injezione di una soluzione di bicromato, eseguita in guisa che il materiale injettato sia uniformemente distribuito in tutto l'organo.
      Per ottenere, mediante il successivo passaggio dei pezzi nella soluzione di bicloruro, una colorazione nera abbastanza fina di un numero più o meno grande di elementi nervosi quà e là disseminati, bastano pochi giorni di immersione nel bicromato (6-8 e meno ancora, anzi un accenno di reazione lo si può ottenere anche nel tessuto cerebrale fresco, direttamente immerso nella soluzione di bicloruro); un periodo certamente assai opportuno per ottenere fini e diffusi risultati è quello che decorre tra il 20.° ed il 30.° giorno.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





Indurimento Trasporto Müller